L'affermazione di Danilo Solfaroli Cammillocci: «Le fiabe non dicono come si debba gestire il legame con l’altro. Il lieto fine non dice nulla sul dopo» (2010, p.49) rappresenta in modo realistico un’immagine ancora largamente diffusa del rapporto di coppia e le difficoltà che essa può produrre; le fiabe ci affascinano, infatti, narrandoci le vicissitudini dell'amore romantico fino al suo coronamento nel «e vissero per sempre felici e contenti», lasciandoci intendere che questa possa essere una condizione permanente, relativamente poco interessante e perciò sulla quale c’è poco o nulla da dire.
Accade invece nella realtà che la ricchezza e l’affidabilità di un rapporto di coppia siano fondate proprio sulla fiducia nel loro legame che i partners sviluppano vivendo ripetutamente l’esperienza di affrontare e risolvere insieme le difficoltà della vita quotidiana, in particolare quelle dovute alle transizioni (Scabini e Cigoli, 2000) che scandiscono il ciclo di vita (convivenza, matrimonio, nascita del primo figlio, ecc… ), ed imparando, una volta superata la fisiologica idealizzazione che accompagna l’innamoramento proteggendo il legame da rotture precoci, a vedersi ed accettarsi in modo sempre più realistico.
Come psicologi riteniamo nostro compito aiutare la coppia ad attraversare quei momenti più o meno difficili che minacciano la serenità del rapporto e che essa sente di non riuscire a superare da sola, trasformando la crisi in un’opportunità di confronto e collaborazione fra i partner che non solo permetta loro di recuperare la condizione di benessere precedente l’insorgenza del “problema”, ma promuova attivamente lo sviluppo del loro legame di coppia, rendendolo più soddisfacente e affidabile.
In situazioni in cui la separazione sembra essere l’unica soluzione per il benessere dei due componenti, anche quando si prospetta che possa essere definitiva, lo psicologo può essere di supporto alla coppia e ad ogni singolo componente, affinché questo difficile momento possa essere vissuto in modo meno doloroso e, soprattutto, non lasci dietro di sé la fisiologica quanto deleteria convinzione che sia il legame di coppia ad essere di per sé inaffidabile.
Nel caso in cui ci siano dei bambini, è fondamentale che la coppia possa evolvere in una struttura formata da due individui indipendenti che, nonostante la rottura del loro legame coniugale, riescano comunque ad essere entrambi presenti e partecipi nella crescita dei figli, collaborando quando necessario a loro beneficio. Questo è possibile nella misura in cui la delusione per il fallimento della loro unione riesce ad essere elaborata attraverso la comprensione dei fattori che l’hanno reso inevitabile e la comunicazione e la relazionale possono essere depurate dall'astio reciproco.
Come equipe Psy&co. lavoriamo con le coppie con sedute della durata di un'ora e mezza circa a cadenza quindicinale, le quali, secondo la tipologia della problematica presentata e le necessità della coppia, possono venire condotte da un solo terapeuta o da due terapeuti in co-terapia.
Riferimenti Bibliografici
Scabini E., Cigoli V., 2000, Il famigliare, Raffaello Cortina, Milano.
Solfaroli Camillocci D., 2010, Up & down. Solitudine e potere nella coppia, Ed. Franco Angeli